RASSEGNA STAMPA

lunedì 9 agosto 2010

INFORMARTE, AGOSTO 2010


INFORMARTE, AGOSTO 2010

SPECIES, Michele Vitaloni sculpture
Titolo:
SPECIES, Michele Vitaloni sculpture
Quando:
24.09.2010 - 10.10.2010 
Dove:
Canonica di San Salvatore e ville storiche - Barzanò
Categoria:
Mostre

Descrizione

COMUNICATO STAMPA - AGOSTO 2010

SPECIES: L’ARTE DI VITALONI IN MIGRAZIONE DALLA BRIANZA A LONDRA
Nell’anno internazionale della Biodiversità indetto dall’ONU, cinquanta sculture di animali di varie specie realizzate a grandezza naturale, opere di Michele Vitaloni, in mostra a Barzanò (Lc) e Londra, tra settembre e novembre

Barzanò (Lecco) – Tra i numerosi eventi che celebrano il 2010 come anno internazionale della Biodiversità indetto dall’ONU spicca nel panorama artistico nazionale SPECIES, mostra dello scultore naturalista iperrealista Michele Vitaloni, che verrà inaugurata venerdì 24 settembre a Barzanò (Lc).

L’esposizione di 50 opere, realizzate con fusioni in bronzo o in pasta di legno e dipinte ad olio, raffiguranti animali di varie specie e realizzate a grandezza naturale, è allestita in diversi luoghi suggestivi della cittadina brianzola dove l’artista risiede: l’antica Canonica di San Salvatore e le dimore storiche del XVIII e XIX secolo Villa Della Porta, Villa Paladini e Villa Manara. Per tutta la durata della mostra lo scultore aprirà le porte del suo atelier che si trova nei pressi dell’antica chiesa. Sono previste visite guidate nei week-end.

L’evento artistico segna idealmente la fine dei lavori di restauro degli affreschi della Canonica, realizzati negli ultimi due anni grazie al contributo di Fondazione Cariplo; la mostra è stata organizzata dall’associazione culturale BAC, Barzanò Arte Cultura nell’ambito delle iniziative Le stagioni della Canonica - AUTUNNO ARTE e riceve il patrocinio dell’Italian Cultural Institute di Londra e del Convention on Biological Diversity.

Alla cerimonia di inaugurazione sono stati invitati il ministro del turismo On. Michela Vittoria Brambilla, il presidente onorario del WWF Fulco Pratesi, il presidente della Royal Geographical Society Micael Palin, oltre a numerose personalità nel campo dell’arte e della cultura. Nel corso della mostra si potrà prendere visione del film-documentario realizzato dal regista Renato Cerisola sull’arte di Michele Vitaloni.

La mostra si concluderà il 10 ottobre per trasferirsi dal 22 ottobre al 30 novembre alla Royal Geographical Society di Londra. Il 4 novembre 2010 tre delle opere di Vitaloni verranno battute all’asta da Christie’s e una parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza.

Per richiedere l’invito al vernissage ed informazioni sugli orari di apertura della mostra e delle visite guidate e-mail: studio@michelevitaloni.com - www.michelevitaloni.com
(Antonella De Chiara)

Ufficio stampa:
Next Comunicazione - Antonella De Chiara
tel. 039 955855 mail: antonelladechiara@nextcomunicazione.comwww.nextcomunicazione.com

MICHELE VITALONI
Michele Vitaloni è nato a Milano nel 1967. Da sempre appassionato di natura è diventato attraverso i suoi studi e le sue esperienze sul campo, un profondo conoscitore naturalistico, con particolare specializzazione per gli uccelli acquatici. La sua conoscenza e passione per la natura si è
espressa, fin in tenera età, attaverso il disegno. Dal 1987 al 1997 è stato capo redattore ed illustratore della rivista “L’Orsa”, il primo mensile italiano di natura dedicata ai più giovani. Durante questa lunga esperienza ha realizzato diversi reportage fotografici ed illustrativi, tra i quali si ricorda nel 1996 quello dell’Okavango in Botswana. Dal 1994 al 1998 ha collaborato con il WWF Italia a un progetto di reintroduzione di alcune specie di anseriformi mediterranei in estinzione. Nel 1995, per un distaccamento professionale, svolse attività di ricerca ed artistica, presso il WWT (Wildfowl and Wetland Trust) e l’IWRB (International Wetland Research Bureau) di Slimbridge in U.K. per un anno, dedicandosi in particolare alle specie minacciate. In quel periodo partecipò alla sua prima mostra organizzata dal WWT con alcune sue opere.
Oggi i suoi collezionisti sono sparsi in tutto il mondo e, n...

Sede Modificare evento

Canonica di San Salvatore e ville storiche Mappa
Sede:
Canonica di San Salvatore e ville storiche   -   Sito web
Via:
via Castello
Cap:
23891
Città:
Barzanò
Provincia:
Lecco
Paese:
Paese: it

Descrizione

Le origini della piccola chiesa si perdono nella notte dei tempi. Allorchè l'imperatore Gioviano fece chiudere i templi pagani e Teodosio rese obbligatorio il culto cristiano nella città di Milano, parecchi Patrizi gentili, tenaci della religione dei loro padri e dell'antico impero, si rifugiarono nei villaggi lombardi della Insubria per sacrificare agli antichi Dei impunemente: edificando perciò sacelli, delubri e rifugi. Fra questi fuoriusciti un certo Novelliano Pandaro venne a stabilirsi verso il 381 nel Pago di Barzanova, dove, per adempiere ad un voto eresse un delubro dedicato a Giove Summano. Questo delubro consisteva in origine in un corpo fabbrica quadrato di solidissime mura con finestrelle rettangolari a guisa di feritoie. In virtù della robusta costruzione l'edificio potè resistere all'urto del tempo e delle vicende. Verso il 700 fu restaurato e ridotto a chiesa cristiana. Dalla forma delle colonne e dei capitelli e dalla struttura, in cui è inserita la porta, si può pensare che l'edificio, come appare oggi, possa risalire ad epoca longobarda, quando fu costruito il castello, poi distrutto nel 1222. Questa deduzione potrebbe spiegare anche il fatto che prima la chiesa, che sorgeva in cima al piccolo colle, ora si trovi su un fianco dell'altura che potrebbe essersi formata dall'accumulo delle macerie del castello distrutto. Nel corso dei secoli, l'edificio religioso ha subito alcuni ampliamenti e restauri: rifacimenti dei soffitti e ricostruzione del campanile (1611) per ordine del Card. Federico Borromeo, sulle rovine del vecchio caduto nel 1550. All'interno sono rimasti i resti del battistero ottagonale con la vasca ad immersione costruita in marmi rossi. Una cupola ora andata perduta, sostenuta da otto colonnette in marmo bianco copriva il battistero al quale si accedeva scendendo alcuni gradini.

Nel secolo scorso la chiesa fu sottoposta a radicale restauro, che portò alla scoperta dell'ampliamento ottenuto con l'aggiunta della parte anteriore. Sulla facciata della piccola chiesa, sopra il portoncino d'ingresso, era ancora parzialmente visibile un affresco della Madonna con due angeli adoranti; il dipinto era decorato da una ghirlanda di melograni e viti, esempio della simbologia cristiana. Nella chiave del portale su una lapide bianca si legge un misterioso nome: "Qui fecit hoc opus appellatur Serin Petrus". (tratto dal sito del Comune di Barzanò)

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